Uno dei problemi più diffusi della caldaia è quello della formazione di calcare, basti pensare che in Italia, circa il 60% delle aree è costituto da acque dure.

Il filtro nella caldaia serve a rimuovere i carbonati di calcio nell’acqua dura, per questo motivo è importante verificarne lo stato e valutare se è arrivato il momento di cambiarlo.

L’accumulo dei carbonati, non solo influenza il funzionamento del filtro, ma anche quello della stessa caldaia o dell’impianto.

Perché bisogna cambiare il filtro anticalcare della caldaia?

Qualsiasi sistema di caldaia a gas include l’installazione di filtri per rimuovere residui di calcare e cattivo sapore dell’acqua. Il filtro non migliora solo la qualità dell’acqua ma, assicura che tutto l’impianto funzioni correttamente.

Cambiare con regolarità il filtro riduce il rischio di guasti e anche il tempo di manutenzione della caldaia, necessario in futuro.

Non sostituire regolarmente il filtro anticalcare, può provocare l’accumulo di quest’ultimo e la comparsa di malfunzionamenti che richiedono l’intervento di un tecnico o, nei casi peggiori, della rottura dell’impianto.

Filtro anticalcare: quanto dura?

La durata del filtro anticalcare per la caldaia è di circa 12 mesi, periodo massimo entro il quale si dovrebbe procedere alla sostituzione.

Se si vive in una zona in cui l’acqua è particolarmente dura e il filtro funziona a velocità maggiore, si dovrà valutare la sostituzione in tempi più brevi (6-8 mesi).

Alcuni modelli delle più moderne caldaie a condensazione sono dotati di un sistema che avvisa quando è arrivato il momento di procedere al cambio del filtro.

Solitamente, l’avviso avviene tramite un piccolo display, che riporta diversi dati utili anche a comprendere lo stato di funzionamento della caldaia.

Come cambiare filtro anticalcare caldaia

La procedura corretta per il cambio del filtro della tua caldaia dipende dal modello in tuo possesso. Per scoprire quale filtro viene utilizzato dalla tua caldaia, leggi il manuale di istruzioni della stessa.

Molti modelli utilizzano cartucce a sgancio rapido, che si possono sostituire con un po’ di esperienza. Tuttavia, il cambio filtro è un’operazione importante che consigliamo di far eseguire a un tecnico specializzato.

Come capire se c’è calcare nell’acqua?

Sapere quando cambiare il filtro alla caldaia è importante, ma lo è altrettanto anche saper individuare la presenza di calcare nell’acqua.

Devi sapere che può presentarsi in forme diverse, tutte facilmente riconoscibili. Puoi notare una sostanza simile a polvere bianca molto grumosa, ad esempio, quando si utilizza il ferro da stiro. Oppure, puoi lasciare dell’acqua in un bicchiere per qualche ora e noterai i residui sul vetro.

Altro segnale che deve farti pensare alla presenza di calcare nell’acqua è quello del gettito irregolare o deboli dai rubinetti e dalle docce. In questi casi è necessario smontare il filtro e controllare che non ci siano residui di calcare a intralciare il flusso.

È possibile risolvere il problema del calcare dai rubinetti, utilizzando un addolcitore d’acqua.

Vantaggi filtro anticalcare

Il filtro anticalcare presenta diversi vantaggi: il primo, come abbiamo anticipato, è quello di eliminare le impurità presenti nell’acqua. Questo permette di ottenere un risparmio in termini di consumi e, di conseguenza, in bolletta.

Inoltre, le prestazioni della caldaia e dell’intero impianto saranno sempre buone. Infatti, in assenza di calcare, la caldaia riesce a riscaldare più velocemente l’acqua, aumentando la sua efficienza.

Altro vantaggio è quello relativo al costo, la spesa media di un filtro è di 30/60 euro, l’installazione è veloce, in alcuni casi, può anche essere fatta in completa autonomia.

Caldaia e dosatore polifosfati: a cosa serve?

Oltre al filtro, per mantenere a lungo funzionante la caldaia a condensazione è importante utilizzare un dosatore di polifosfati.

Come abbiamo detto nei paragrafi precedenti, il calcare è il problema principale degli impianti di riscaldamento e, anche degli elettrodomestici.

Il dosatore di polifosfati ha il compito di prevenire i danni provocati dal calcare nell’impianto. Si tratta di un piccolo apparecchio che si può integrare nella caldaia, andando a limitare l’impatto su tubature dell’impianto e sulle parti più importanti della caldaia.

Installare correttamente il dosatore di polifosfati è fondamentale per allungare la vita dell’impianto di riscaldamento.

Con questo sistema di dosaggio, viene limitata l’azione corrosiva che il calcare ha sui tubi, in particolare, per la produzione di acqua calda sanitaria.

È conosciuto anche come dosatore proporzionale anticalcare, il sistema prevede lo scioglimento graduale del polifosfato alimentare all’interno dell’acqua.

L’azione del polifosfato è quella di protegge e schermare le particelle di calcio e magnesio che possono depositarsi all’interno delle tubature.

Utilizzando il dosatore si evita che le particelle si accumulino all’interno dell’impianto, andando a creare depositi di calcare all’interno dei condotti.

Inoltre, il rilascio graduale di polifosfati è molto efficaci anche in presenza di calcare, perché lavora eliminando anche i depositi già esistenti.

Come si installa il dosatore a polifosfati nella caldaia

Il dosatore a polifosfati è installato all’ingresso dell’acqua nella caldaia, in cui rilascia fosfati di sodio e potassio che, unendosi agli ioni di calcio, inibiscono la formazione di calcare, evitando la formazione del calcare.

I polifosfati creano una barriera nei tubi e li proteggono dall’attacco del calcare che, non può più provocare danni all’impianto.

La durata del dosatore dipende da vari fattori, tra cui la durezza dell’acqua e le dimensioni dell’apparecchio che, deve essere proporzionale alla grandezza dell’impianto.

Quando si installa il dosatore di polifosfati bisogna controllare la temperatura della caldaia, poiché i fosfati di sodio e potassio subiscono una modifica nella loro capacità di azione quando la temperatura dell’acqua è superiore ai 70 gradi.

Una caldaia lavora sui 45-50°C per la produzione di acqua calda sanitaria e a 70-80°C per quella nei termosifoni.

Il dosatore va periodicamente rabboccato aggiungendo i Sali, per capire quando è il momento di farlo basta osservare il livello nel bicchiere; alcuni hanno degli indicatori che avvertono quando è il momento di aggiungere altri Sali.

Cambio filtro anticalcare Lecce

Anche se cambiare il filtro anticalcare alla caldaia o installare un dosatore ai polifosfati, sono operazioni non particolarmente difficili, è sempre consigliato rivolgersi a un tecnico specializzato.

In alcuni casi, in base al modello di caldaia e alle caratteristiche dell’impianto, c’è bisogno di conoscere ulteriori aspetti tecnici.

Se vuoi cambiare il filtro anticalcare o installare il dosatore ai polifosfati a Lecce, Taranto, Brindisi o in qualsiasi altra area della regione, non esitare a contattarci.

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